I miei preferiti
Viaggiare in Italia significa anche scoprire la buona cucina, ogni regione ha le sue specialità e peculiarità. In Romagna il turismo enogastronomico gioca un importante ruolo per la valorizzazione del territorio e della riviera, con una grande varietà di cibi e vini, questa è la prima regione in Europa per marchi di qualità (Dop e Igp). Quelli elencati qui di seguito sono pertanto solo alcuni (i miei preferiti appunto) dei prodotti e dei piatti tipici romagnoli che potete degustare in occasione di una gita in questa regione.
1. La piadina
Iniziamo con il cibo degli dei: la piadina! (cit.), il simbolo della romagna, chiamata anche Piada, Piadena o Pida. La piadina è un prodotto con origini lontane nel tempo e genuino, preparato con farina, strutto, acqua e lievito. Il bello della piadina (riminese o tradizionale) è che potete farcirla con tutto quello che vi piace, perchè si sposa bene con ogni ingrediente.
Per restare più sul classico potete ordinarla con salumi e formaggi, di entrambi trovate prodotti buonissimi in romagna, ma vi piacerà sicuramente anche con verdure grigliate, salse o con la nutella.
Per provare la vera piadina romagnola, preparata con ingredienti freschi e di qualità, vi consiglio di assaggiare quella Dalla Lella, a Rimini, Piazzale Kennedy.
2. Le tagliatelle
La cucina romagnola è il regno della pasta fresca, la sfoglia fatta in casa, che dev’essere rigorosamente preparata con farina e uova, niente acqua. Dalla sfoglia stesa a mano con il mattarello, poi, si ricavano tagliatelle, tagliolini, cappelletti, ravioli, strozzapreti o maltagliati. Il condimento per eccellenza, il più tradizionale, è il ragù romagnolo di carne, ma le tagliatelle si abbinano benissimo anche con sughi di pesce o vegetali, prosciutto, tartufo o frutti di mare.
Curiosità: per essere una vera tagliatella, come da tradizione, la sua larghezza deve essere di 8 mm da cotta e lo spessore tra 6 e 8 decimi di millimetro.
Ristorante consigliato per una tagliatella tradizionale autentica: Trattoria Renzi a Santarcangelo di Romagna.
3. Brodetto di pesce
Il brodetto di pesce o semplicemente “Brodetto” è un piatto della tradizione povera dell’Adriatico, dove i pescatori utilizzavano quanto non riuscivano a vendere per preparare un piatto saporito e nutriente. Del brodetto esistono versioni leggermente differenti in ogni città e le sue caratteristiche variano anche in base alle stagionalità e alla qualità del pesce utilizzato.
Per prepararlo servono circa 40-45 minuti di bollitura, ma se trovate delle osterie romagnole che lo propongono approfittatene, è senza dubbio una ricetta romagnola che deve essere provata.
Se volete abbinarci un vino, vi consiglio l’Albana di Romagna, un vino giallo paglierino dal profumo leggero e il sapore asciutto.
4. Squacquerone
Lo squacquerone, in quanto formaggio, è più un prodotto tipico, piuttosto che un piatto, ma merita di essere menzionato. Un formaggio DOP prodotto in Romagna a pasta molle, dal colore bianco madreperla, che si scioglie semplicemente in bocca con il suo sapore delicato e leggermente acidulo. Le sue origini, ben legate alla regione, sono antiche, lo producevano già gli antichi romani.
L’abbinamento perfetto è chiaramente quello con la piadina e la rucola, ma è ottimo anche abbinato a fichi caramellati o miele d’acacia. Storicamente le famiglie lo mangiavano con cavoli e piadina durante il periodo invernale.
5. Bombolone
Arriviamo ora al dolce: il bombolone. Un dolce fritto coperto da zucchero a velo che corrisponde alla versione italiana del krapfen austriaco, ma mentre il krapfen contiene generalmente la marmellata, il bombolone romagnolo è farcito con crema pasticcera. Un elemento che differenzia il bombolone romagnolo, da dolci simili anche italiani (come la bomba o il bombolone toscano) è l’utilizzo del burro invece dello strutto.
Una vera e propria bomba di sapore, perfetta da addentare a colazione, merenda o quando vi pare e dove vi pare, entrate in una pasticceria della Romagna, Rimini, Riccione o dovunque preferiate, e ordinatene uno.